E ALLORA PERCHE' SI INIZIA A FUMARE?



Quando stiamo uscendo dall'innocente mondo dell’infanzia, la mamma e il papà ci mettono in guardia dalle cattive amicizie: “quello li non mi piace”, oppure “da oggi ti proibisco categoricamente di uscire con quei delinquenti” sono frasi che molti di noi si saranno sentiti urlare nelle orecchie da ansiosi genitori…
In effetti, in età adolescenziale si fanno tante cose stupide, per imitazione o per esibizionismo, tra le quali si può annoverare sicuramente il “primo tiro di sigaretta” coadiuvato da un branco complice di amichetti, che in breve tempo trasforma il ragazzino con l’alito da latticini in un incallito e avido aspiratore di nicotina.
Ma l’incontro con le sigarette può essere anche legato ad altri eventi o fattori:
L’esistenza in casa di parenti che fumano. Spesso proprio i sopra citati genitori sono i primi veri ispiratori se non adirittura “spacciatori” dei figli.
L’influenza di meccanismi identificativi nei medianei film, nei libri, ecc sono celebri gli esempi di eroi dalla sigaretta facile, e per quanto le cose stiano gradualmente cambiando grazie a leggi ad hoc, purtroppo il fascino del “duro” che tira e sputacchia la sua nuvoletta di fumo guardando l’orizzonte è ancora molto lontano dal tramontare.
Detto questo, qualsiasi sia l’origine del vizio, una volta che la nicotina trova in un soggetto terra fertile in cui attecchire con i suoi perfidi meccanismi di dipendenza, il dado è tratto, e l’individuo è fregato, condannato, fumatore.